Indice
- Cosa sono le obbligazioni, in parole semplici
- Quali sono i diversi tipi di obbligazioni
- Come funzionano le obbligazioni
- Rating obbligazioni: come funziona?
- Il prezzo delle obbligazioni
- I vantaggi di investire in obbligazioni
- Quali sono i rischi di investire in obbligazioni?
- Come investire in obbligazioni
- Dove comprare obbligazioni
- Come costruire una scala obbligazionaria
- Come acquistare fondi comuni obbligazionari
- Come acquistare ETF obbligazionari
- Quando conviene investire in obbligazioni?
- Previsioni mercato obbligazionario
- Domande frequenti
Le obbligazioni, o bond in inglese, sono scelte da chi punta a creare un portafoglio di investimenti diversificato e bilanciato, con l’obiettivo di generare un flusso di reddito regolare e sicuro, e mitigare l’impatto della volatilità dei mercati azionari.
In genere, chi sceglie di investire in obbligazioni è un investitore prudente, con un orizzonte temporale chiaro e un obiettivo di protezione del capitale.
Se
- Il tuo obiettivo di investimento è la conservazione del capitale e il reddito stabile nel tempo
- Hai un orizzonte temporale di medio-lungo termine
- Vuoi investire per far fronte a spese future o acquisti programmati
- Desideri ricevere flussi di cassa regolari tramite cedole
- Hai una bassa o moderata propensione al rischio
Dovresti considerare l’idea di includere le obbligazioni nel tuo portafoglio.
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Cosa sono le obbligazioni, in parole semplici
Le obbligazioni sono dei titoli che rappresentano un prestito da parte dell’investitore a un’entità emittente come un governo, un’azienda o un’organizzazione. L’emittente si impegna a restituire all’investitore l’importo del prestito insieme a un interesse periodico, chiamato cedola, fino alla scadenza del titolo. In altre parole, chi acquista un’obbligazione riceverà il capitale investito alla scadenza del titolo, insieme agli interessi maturati.
Le obbligazioni sono titoli a reddito fisso poiché l’investimento prevede pagamenti a scadenze fisse per tutta la durata dell’obbligazione ed è già nota la data di rimborso del capitale.
Una compagnia può vendere obbligazioni per finanziare le operazioni in corso, nuovi progetti o acquisizioni. I governi vendono obbligazioni per finanziare opere pubbliche e per integrare le entrate fiscali. Quando si investe in un’obbligazione, si diventa creditori dell’ente che la emette.
Molti tipi di obbligazioni, in particolare quelle con rating investment grade, rappresentano un investimento meno rischioso rispetto alle azioni, pertanto questi titoli contribuiscono in modo determinante alla composizione di un portafoglio d’investimento ben bilanciato.
Le obbligazioni possono servire a coprire il rischio di investimenti più volatili e sono in grado di fornire un flusso costante di reddito durante gli anni della pensione, preservando al contempo il capitale.
Leggi anche: I migliori investimenti a basso rischio
Quali sono i diversi tipi di obbligazioni
Le obbligazioni si possono suddividere in tre tipi:
- Obbligazioni governative (titoli di Stato). Sono obbligazioni emesse dal ministero delle finanze per conto dello Stato con lo scopo di coprire il proprio debito o il deficit pubblico. Il guadagno per chi le possiede può derivare sia dalla differenza tra il valore nominale e il prezzo di emissione o di acquisto, sia tramite pagamento di cedole. Alla scadenza del titolo, lo Stato rimborsa il capitale iniziale. In Italia gli esempi più popolari di titoli di Stato, o bond governativi, sono i BOT e i BTP. In questa categoria rientrano, quindi, anche i BTP Italia, i BTP Futura, i BTP Valore, i Certificati del tesoro zero-coupon (CTZ) e i certificati di credito del tesoro (CCT).
- Obbligazioni municipali (Buoni ordinari comunali e Buoni ordinari regionali). Si tratta di obbligazioni emesse da enti locali (province e regioni) e subordinate alla realizzazione di opere pubbliche.
- Obbligazioni societarie (corporate bond). Sono titoli di credito emessi da società private, come banche, aziende industriali o commerciali, per finanziare le proprie attività, ampliare la produzione, finanziare ricerche o acquisizioni. A differenza delle azioni, che rappresentano una partecipazione al capitale di rischio dell’azienda, le obbligazioni non danno diritto di voto nelle assemblee degli azionisti. Possono essere acquistate direttamente dall’emittente o da intermediari finanziari, come banche, broker o società di investimento.
È inoltre possibile classificare le obbligazioni in base alle modalità di pagamento degli interessi e ad altre caratteristiche specifiche:
- Obbligazioni zero coupon: come suggerisce il nome, non prevedono il pagamento periodico degli interessi. Gli investitori le acquistano a un prezzo scontato rispetto al loro valore nominale e vengono rimborsati dell’intero valore nominale alla data di scadenza.
- Callable bond: consentono all’emittente di estinguere il debito prima della data di scadenza, attraverso clausole di richiamo concordate.
- Puttable bond (obbligazioni con opzione di vendita): offrono agli investitori la possibilità di riscattare l’obbligazione prima della data di scadenza in una o più date specifiche.
- Convertible bond: obbligazioni societarie che possono essere convertite in azioni della società emittente prima della scadenza.
Spesso gli investitori si avvalgono dell’aiuto di un consulente finanziario per scegliere le migliori obbligazioni in termini di rendimento, vantaggi fiscali e in base ai propri obiettivi finanziari.
Come funzionano le obbligazioni
Quando le obbligazioni vengono emesse per la prima volta, vengono vendute agli investitori sul mercato primario. Dopo l’emissione iniziale, possono essere negoziate sul mercato secondario o essere scambiate direttamente tra i detentori istituzionali.
Se stai pensando di investire in obbligazioni, è opportuno capire il significato di alcuni termini:
- Emittente: l’entità che prende in prestito il denaro dall’acquirente dell’obbligazione.
- Valore nominale: è la somma di denaro che verrà rimborsata alla scadenza. In asta i BTP possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o multipli di tale cifra.
- Valore di mercato: il prezzo di negoziazione corrente dell’obbligazione.
- Cedola: il tasso di interesse pagato all’anno in base a una percentuale del valore nominale dell’obbligazione. Di solito si tratta di un importo fisso pagato una o due volte l’anno ed è noto anche come rendimento nominale. Ad esempio, se un’obbligazione da 1.000€ ha una cedola del 3%, l’emittente promette di pagare agli investitori 30€ l’anno fino alla data di scadenza dell’obbligazione (3% del valore nominale di 1.000€ = 30€ l’anno).
- Scadenza: la data in cui l’emittente dell’obbligazione restituisce all’investitore il capitale iniziale. Le obbligazioni possono essere classificate come a breve termine (di solito fino a tre anni), a medio termine (da cinque a 10 anni) e a lungo termine (oltre 10 anni).
- Rischio: è la probabilità che l’emittente non riesca a rimborsare l’obbligazione – in genere, più alta è la cedola, più rischiosa è l’obbligazione (e viceversa). Agenzie come Standard & Poor’s (S&P), Moody’s e Fitch forniscono rating di rischio per le obbligazioni: il rating più alto (rischio più basso) è AAA, seguito da AA, A, BBB e così via. Le obbligazioni investment-grade hanno un rating pari o superiore a BBB.
- Rendimento: il tasso di rendimento dell’obbligazione. Mentre la cedola è fissa, il rendimento è variabile e dipende dal prezzo dell’obbligazione sul mercato secondario e da altri fattori. Il rendimento può essere espresso come rendimento corrente, rendimento alla scadenza (YTM) e rendimento alla data di chiamata (YTC). Per ulteriori dettagli, leggi più avanti.
- Prezzo: gran parte delle obbligazioni viene negoziata dopo l’emissione. Sul mercato, le obbligazioni hanno due prezzi: il prezzo di acquisto (bid) e il prezzo di vendita (ask). Il bid è l’importo massimo che un acquirente è disposto a pagare per un’obbligazione, mentre il prezzo ask è il più basso offerto da un venditore.
- Durata (duration): si tratta di un valore che indica la volatilità del prezzo di un’obbligazione in risposta alle fluttuazioni dei tassi di interesse di mercato. Gli esperti del settore ritengono che il prezzo di un’obbligazione possa diminuire dell’1% del prezzo ogni volta che i tassi d’interesse aumentano dell’1%. Più lunga è la duration di un’obbligazione, maggiore è l’esposizione del suo prezzo alle variazioni dei tassi di interesse.
Il rendimento delle obbligazioni
La cedola e il valore nominale di un’obbligazione costituiscono solo una parte del rendimento. Una volta che le obbligazioni iniziano a essere scambiate sui mercati secondari, il loro prezzo aumenta e diminuisce, come avviene per le azioni. Di conseguenza, le obbligazioni vengono scambiate a un prezzo più alto (premio) o più basso (sconto) rispetto al loro valore nominale.
Il rendimento può quindi derivare anche dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione o di acquisto e il valore nominale pari a 100 rimborsato alla scadenza.
Un esempio
Per capire meglio come funziona il rendimento di un’obbligazione possiamo prendere come esempio un BTP a lunga scadenza: il BTP 2037 al 4%. La cedola, o tasso d’interesse, è pari al 4% annuo lordo, il che significa che un investitore riceve 40 euro per ogni 1.000 euro ogni anno fino al 2037 (data di scadenza), quando il capitale sarà rimborsato. Tieni in conto che i guadagni generati dall’investimento in titoli di Stato sono soggetti a un’aliquota del 12,5%.
Se, per esempio, hai acquistato il BTP all’emissione a ottobre 2005 con prezzo d’acquisto alla pari (100€) investendo 1.000 euro, il rendimento annuo netto atteso è del 3.50%. Il rendimento alla scadenza è di 1.096 euro, che si traduce quindi in un capitale iniziale raddoppiato.
Attualmente, il BTP 2037 è scambiato al prezzo di 94€ circa, con uno sconto del 6% sul suo valore nominale di 100€. Se compri oggi questo BTP investendo 1.000 euro ricevi un interesse annuo di 40€. Tuttavia, il rendimento annuo effettivo – o rendimento corrente – sarà più elevato, poiché hai pagato il BTP meno di 100€, che è il valore di rimborso standard.
Rating obbligazioni: come funziona?
I rating di credito delle obbligazioni rivestono un ruolo cruciale nel fornire una valutazione del rischio di insolvenza associato a un investimento. In caso di insolvenza dell’emittente, gli obbligazionisti potrebbero avere difficoltà a recuperare il capitale investito.
Questi rating vengono assegnati da agenzie quali Standard & Poor’s, Fitch Ratings e Moody’s, che valutano la stabilità finanziaria degli emittenti delle obbligazioni fornendo indicazioni sulla loro capacità di pagare regolarmente le cedole e sulla solidità degli istituti di credito che le sostengono.
I bond con rating più elevati presentano tassi cedolari più contenuti e rendimenti più modesti, a fronte di un minore rischio di insolvenza. Al contrario, le obbligazioni con rating inferiore offrono cedole più generose per compensare il rischio maggiore.
Il prezzo delle obbligazioni
I tassi d’interesse sono uno dei fattori chiave che influenzano il prezzo delle obbligazioni. In parole povere, se i tassi prevalenti (in particolare i tassi sui titoli di Stato) salgono al di sopra del tasso cedolare dell’obbligazione, quest’ultima diventa meno attraente perché gli investitori possono ricevere un tasso d’interesse più elevato altrove. Ciò ridurrà la domanda dell’obbligazione e il suo prezzo scenderà.
Di conseguenza, anche l’inflazione incide sul prezzo delle obbligazioni. Nell’autunno del 2022 l’inflazione in Italia ha toccato un massimo di 40 anni, e nel corso del 2023 è scesa – pur mantenendosi su livelli elevati. Abbiamo assistito a 10 aumenti consecutivi dei tassi, nel tentativo della Bce di raffreddare l’inflazione. L’aumento dei tassi ha un impatto diretto sulle obbligazioni, poiché esiste una relazione inversa tra i tassi d’interesse e i titoli a reddito fisso. Per fare un esempio, quando i tassi salgono, i nuovi BTP emessi offrono migliori rendimenti, mentre quelli esistenti appaiono meno attraenti, il che gli fa perdere valore. Se, al contrario, la Bce taglia i tassi d’interesse, il prezzo dei BTP esistenti sale. Questo accade perché offrono un rendimento fisso e, in contesti di tassi favorevoli, diventano più interessanti rispetto ai nuovi BTP che offriranno rendimenti inferiori, in linea con i tassi bassi.
Altri fattori principali che influenzano il prezzo delle obbligazioni sono:
- Le condizioni di mercato: la domanda di asset difensivi come le obbligazioni tende ad aumentare durante una flessione del mercato azionario.
- Il rating di credito: un declassamento del rating di un’obbligazione ridurrà la domanda a causa del maggior rischio di insolvenza, fino a quando il prezzo non scenderà a un livello in cui il rendimento compenserà gli investitori per il maggior rischio.
- Il tempo residuo: man mano che le obbligazioni si avvicinano alla data di rimborso, il prezzo di solito si sposta intorno alla parità, ossia l’importo che i detentori di obbligazioni riceveranno alla scadenza.
Per maggiori dettagli puoi leggere la nostra guida completa ai BTP.
I vantaggi di investire in obbligazioni
- Flusso di reddito prefissato: le obbligazioni pagano un flusso di reddito fisso fino alla scadenza, mentre i dividendi delle azioni non sono altrettanto prevedibili. Le obbligazioni forniscono una fonte di reddito più sicura rispetto alle azioni, il che può essere utile se è necessario un certo livello di reddito per far fronte a pagamenti regolari come le tasse universitarie.
- Rimborso del capitale: i detentori di obbligazioni riceveranno il valore nominale dell’obbligazione alla scadenza, anche se questo può essere superiore o inferiore al prezzo di acquisto.
- Diversificazione: le obbligazioni possono contribuire a diversificare un portafoglio al di là di attività come azioni, immobili e liquidità.
- Investimento a basso rischio: le obbligazioni governative sono considerate le obbligazioni più sicure sul mercato. Anche se il rischio di insolvenza dell’emittente è sempre presente, la probabilità che lo Stato non riesca a rimborsare il capitale e gli interessi delle obbligazioni è più bassa rispetto al default di un’azienda.
Quali sono i rischi di investire in obbligazioni?
- Rischio di tasso d’interesse: un aumento dei tassi d’interesse riduce il valore di mercato delle obbligazioni.
- Rischio di insolvenza: esiste un rischio di insolvenza da parte degli emittenti di obbligazioni societarie e governative, noto anche come rischio di credito. Secondo una ricerca condotta dalle Banche d’Inghilterra e del Canada, dal 1960 due terzi dei 215 governi sono risultati inadempienti rispetto ai loro obblighi obbligazionari.
- Problemi di liquidità: le obbligazioni con un valore nominale più elevato e le obbligazioni emesse da società più piccole o a più alto rischio possono essere meno negoziabili a causa di un bacino più ristretto di potenziali acquirenti.
In sintesi, l’investimento in obbligazioni comporta sempre un certo grado di rischio, poiché il valore di mercato delle obbligazioni può oscillare anche in modo importante. Come già detto, un aumento dei tassi di interesse riduce il prezzo di negoziazione delle obbligazioni.
Come investire in obbligazioni
Per investire in obbligazioni bisogna avere un conto titoli presso una banca o una società di intermediazione finanziaria. Una volta aperto il conto, si possono acquistare le obbligazioni.
È possibile acquistare le obbligazioni:
- Sul mercato primario, o al momento dell’emissione. Per quanto riguarda i BTP, solo gli intermediari finanziari autorizzati (banche e società di investimento) possono partecipare alle aste. I risparmiatori possono comprare i BTP in un momento successivo alla loro emissione sul MOT, sempre tramite intermediario.
- Sul mercato secondario, o in Borsa, cioè acquistando in un momento successivo al collocamento. Qui le obbligazioni si possono vendere anche prima della scadenza.
Puoi comprare BTP in banca o in Posta oppure online attraverso l’home banking della tua banca se abilitato alle funzioni di trading online.
Oggi un modo semplice per acquistare e vendere obbligazioni o bond è il trading online. il mercato è ricco di piattaforme per investire: ecco qui le migliori secondo Forbes Advisor.
Un’altra opzione è quella di investire in obbligazioni indirettamente attraverso fondi di investimento specializzati nella detenzione di ETF obbligazionari.
Il possesso di un paniere di obbligazioni attraverso un fondo negoziato in borsa, o ETF, piuttosto che di singole obbligazioni, riduce il rischio complessivo di insolvenza dell’emittente (mancato rimborso del capitale). Tuttavia, alcuni ETF obbligazionari sono più sicuri di altri: ad esempio, le obbligazioni “spazzatura” presentano un rischio di insolvenza più elevato rispetto ai titoli di Stato. Allo stesso modo, gli ETF obbligazionari con scadenze più lunghe sono potenzialmente più volatili di quelli con scadenze più brevi.
Dove comprare obbligazioni
Esistono diverse modalità per acquistare obbligazioni, con strategie pensate per rispondere alle esigenze di diversi tipi di investitori. Alcuni preferiscono i fondi obbligazionari, mentre altri acquistano obbligazioni individuali.
Obbligazioni Individuali
Le obbligazioni individuali possono essere acquistate sul mercato primario, direttamente dall’emittente, o sul mercato secondario, da un precedente detentore. Puoi usare un conto presso una banca o un broker online che consenta l’accesso ai mercati obbligazionari.
Possedere obbligazioni individuali consente di fissare un rendimento per un periodo specifico, offrendo stabilità rispetto ai fondi obbligazionari, i cui rendimenti possono variare nel tempo. Le obbligazioni individuali devono essere acquistate interamente e, solitamente, hanno un valore minimo di 1.000 €, per cui è necessario disporre di almeno tale importo sul proprio conto d’intermediazione.
Accedere al mercato primario può essere difficile per gli investitori retail, riservato a volte a quelli con capitali più elevati. Nel mercato secondario, i prezzi delle obbligazioni possono essere meno trasparenti e includere dei markup (prezzi aggiuntivi applicati dai venditori), il che rende importante confrontare i prezzi tra vari broker.
Titoli di Stato
Gli investitori italiani possono acquistare titoli di Stato come BOT e BTP direttamente in asta, una soluzione spesso più economica rispetto ai canali secondari, attraverso il proprio conto titoli.
Fondi obbligazionari
Il modo più semplice per investire in obbligazioni è tramite fondi comuni obbligazionari o ETF obbligazionari. I fondi possiedono ampi portafogli di titoli a reddito fisso, diversificati con centinaia o persino migliaia di obbligazioni.
Questa scelta consente di ottenere un’esposizione a numerosi strumenti obbligazionari anziché in un singolo titolo. I fondi perseguono diverse strategie e, in cambio di una commissione annua, gestiscono il portafoglio per conto dell’investitore, che beneficia così di una maggiore diversificazione in termini di durata, qualità del credito e rendimenti delle obbligazioni.
Conti di intermediazione online
I conti di intermediazione online semplificano l’acquisto di obbligazioni individuali o di fondi obbligazionari, anche se soggetti a commissioni e spese di gestione.
Acquistare quote di fondi obbligazionari online è semplice: è sufficiente inserire il codice del fondo e specificare l’importo da investire. Acquistare obbligazioni individuali, invece, può essere più complesso: di solito, i broker online offrono l’accesso ai mercati secondari, dove la disponibilità e i prezzi dipendono interamente dai detentori che desiderano vendere.
Come costruire una scala obbligazionaria
Una strategia per gestire il rischio di tasso d’interesse è diversificare le scadenze delle obbligazioni detenute, creando una scala obbligazionaria (bond laddering).
Ad esempio, se hai 15.000 € da investire, potresti distribuirli su tre obbligazioni da 5.000€ con scadenze rispettivamente a uno, due e tre anni. In questo modo, ogni anno si riceve il capitale da reinvestire su un titolo a tre anni. Con questa strategia, si può beneficiare di tassi di interesse più elevati in caso di aumenti, ma anche ottenere una maggiore liquidità e un flusso di cedole periodico.
Come acquistare fondi comuni obbligazionari
I fondi comuni obbligazionari rappresentano una soluzione semplice per chi vuole diversificare senza dover impegnare grandi somme iniziali e beneficiano della gestione da parte di professionisti.
Questi fondi possono essere acquistati tramite società di gestione, broker online o consulenti finanziari. Data la vasta gamma di fondi disponibili, è importante valutare il proprio profilo di rischio e fare ricerca prima di scegliere.
Vantaggi dei fondi comuni obbligazionari
Permettono di ottenere diversificazione e accesso a molteplici obbligazioni con un capitale relativamente basso.
Svantaggi dei fondi comuni obbligazionari
Tra gli svantaggi ci sono le commissioni di gestione e l’assenza di garanzia sul recupero del capitale iniziale, soprattutto in un contesto di tassi di interesse in aumento, che potrebbe causare una riduzione del valore del fondo.
Come acquistare ETF obbligazionari
Gli ETF obbligazionari sono fondi negoziati in borsa che investono in titoli a reddito fisso. Possono essere gestiti passivamente o attivamente e le commissioni sono generalmente inferiori rispetto ai fondi comuni.
Gli ETF obbligazionari sono accessibili tramite broker, società di investimento o consulenti finanziari. Offrono liquidità, diversificazione e un ingresso più semplice rispetto ai fondi comuni, con costi generalmente più contenuti.
Quando conviene investire in obbligazioni?
L’investimento in obbligazioni è più conveniente quando si cerca un investimento a basso rischio con un rendimento fisso o variabile prevedibile. Chi vuole diversificare e ridurre il rischio del proprio portafoglio composto anche da azioni può trovare nelle obbligazioni un’opzione ideale.
Ad esempio, un investitore che sta per andare in pensione e ha bisogno di un reddito fisso per vivere può scegliere di investire in obbligazioni. Un altro esempio è un investitore che vuole proteggere il proprio capitale da perdite.
Chiariti questi benefici, è importante tenere a mente che gli investimenti in obbligazioni non sono privi di rischi: in un contesto di tassi di interesse in aumento, il valore delle obbligazioni diminuisce, e inoltre il rischio di insolvenza dell’emittente è sempre presente, sebbene generalmente basso.
Partner in evidenza
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Previsioni mercato obbligazionario
L’inflazione e i tassi d’interesse restano i fattori chiave dei rendimenti obbligazionari per il prossimo anno. In un contesto di incertezza economica, abbiamo chiesto ai nostri esperti di fornire le loro opinioni su cosa aspettarci dal mercato obbligazionario.
Euan McNeil di Aegon Asset Management commenta: “Se il mercato si rivaluta per ridurre le aspettative di aumento dei tassi, ciò dovrebbe essere positivo per i rendimenti totali”.
Jim Leaviss di M&G Investments afferma: “Le valutazioni del reddito fisso sono state azzerate e questo, a nostro avviso, ha riportato molto valore nei mercati obbligazionari. Forse per la prima volta in un decennio, riteniamo che gli investitori obbligazionari siano ben pagati per assumersi sia il rischio di tasso che quello di credito”. E aggiunge: “Le obbligazioni societarie investment grade, in particolare, dovrebbero essere ben posizionate per affrontare un contesto economico più incerto: riteniamo che l’asset class offra un’interessante combinazione di rendimento, diversificazione e resilienza, in grado di offrire performance in diverse condizioni di mercato”.
Domande frequenti
Cosa influenza il prezzo delle obbligazioni?
Le obbligazioni vengono scambiate sul mercato secondario alla pari, a premio (sopra la pari) o a sconto (sotto la pari) in base all’offerta, alla domanda, ai rating di credito e ai tassi di interesse di mercato.
I rating di credito incidono sul prezzo delle obbligazioni; come anticipato, le obbligazioni con un rating elevato hanno cedole più contenute e rendimenti inferiori, mentre quelle con un rating più basso offrono cedole e rendimenti superiori.
Anche le variazioni dei tassi di interesse di mercato influenzano i prezzi dei bond. L’aumento dei tassi di interesse porta a una diminuzione dei prezzi delle obbligazioni. Ad esempio, un’obbligazione con una cedola del 5% emessa prima di un aumento dei tassi di interesse potrebbe essere negoziata a un prezzo scontato per mantenere la sua attrattiva, offrendo agli investitori un rendimento superiore rispetto alle obbligazioni di nuova emissione con cedole più elevate.
Come comprare obbligazioni?
È possibile investire in obbligazioni acquistando nuove emissioni, comprando obbligazioni sul mercato secondario o investendo in fondi comuni di investimento o ETF obbligazionari.
- Nuove emissioni di bond: puoi acquistare un’obbligazione durante l’offerta iniziale tramite piattaforme e broker online.
- Mercato secondario: la tua piattaforma di trading può offrire la possibilità di acquistare obbligazioni sul mercato secondario.
- Fondi comuni obbligazionari: queste soluzioni di investimento consentono di acquistare quote di un portafoglio diversificato di obbligazioni, che può contenere ad esempio obbligazioni a lungo termine o obbligazioni high yield (ad alto rendimento). I fondi obbligazionari applicano commissioni di gestione per remunerare chi gestisce il portafoglio del fondo.
- ETF obbligazionari: gli ETF obbligazionari possono essere negoziati con le stesse modalità delle azioni. In genere presentano commissioni più contenute rispetto ai fondi comuni obbligazionari.
Acquistare singoli bond può risultare complesso, soprattutto se si è poco esperti in materia di investimenti obbligazionari. In tal caso, i fondi comuni di investimento e gli ETF obbligazionari possono rappresentare alternative più accessibili e facilmente adattabili agli obiettivi finanziari personali.