Le piattaforme di trading applicano diversi tipi di commissioni:
Commissione di negoziazione delle azioni
Si tratta di una commissione fissa addebitata dalla piattaforma ogni volta che si acquistano o vendono azioni. Alcune piattaforme non impongono una commissione di trading sulle azioni; questo è noto come trading “senza commissioni”.
Molte piattaforme di trading applicano una commissione forfettaria di circa TK euro per operazione. Le commissioni di negoziazione sono solitamente più alte per le azioni statunitensi o di altri paesi esteri.
Commissione di piattaforma
Si tratta di una commissione annuale, talvolta chiamata commissione di custodia, che viene addebitata per conservare le azioni su una piattaforma di trading. Le piattaforme di trading da noi scelte non applicano commissioni di piattaforma, ad eccezione di IG per i trader meno frequenti (cioè che effettuano meno di tre operazioni a trimestre).
Per quanto riguarda il mercato più ampio, alcune piattaforme applicano una commissione forfettaria per la piattaforma e altre applicano una commissione in percentuale, in genere dallo 0,25% allo 0,45% del valore del portafoglio.
Esistono due tipi di commissioni di piattaforma basate sulla percentuale:
- Commissione a livelli: è il tipo di commissione più comune, che prevede che l’investitore paghi commissioni diverse su diverse “fette” del proprio portafoglio. Ad esempio, per un portafoglio del valore di 300.000 euro, si può pagare lo 0,45% sui primi 250.000 euro e lo 0,25% sui successivi 50.000.
- Commissione non differenziata: alcune piattaforme applicano una commissione non differenziata, in base alla quale si paga la stessa commissione su tutto il portafoglio. Ad esempio, se un investitore ha un portafoglio di 300.000 euro, potrebbe pagare lo 0,25% su tutti i 300.000 euro.
Queste commissioni vengono solitamente prelevate dalla liquidità presente sul conto o possono essere pagate direttamente con carta di debito. In caso di mancato pagamento, il provider, come ultima risorsa, può vendere le azioni detenute dagli investitori per coprire le commissioni.
Verifica quali tipi di investimenti sono soggetti a commissioni, poiché alcune piattaforme addebitano spese per la detenzione di fondi, ma non di azioni. Le commissioni per la detenzione di azioni possono essere limitate a un importo massimo annuale.
Commissioni di cambio
La maggior parte delle piattaforme applica una commissione di cambio quando gli investitori acquistano o vendono azioni denominate in una valuta diversa dall’euro. Detta anche commissione di conversione in valuta estera, questa varia in genere dallo 0,1% allo 0,5%.
Un piccolo numero di piattaforme permette agli investitori di detenere valuta estera nei loro conti, consentendo loro di convertirla una volta sola e di utilizzare questo denaro per acquistare azioni (e detenere i proventi della vendita di azioni) nella valuta locale.
Altre commissioni
Alcune piattaforme applicano commissioni di inattività e di prelievo (per i conti detenuti in una valuta estera) e commissioni per il trading telefonico.
Anche se tecnicamente non si tratta di una commissione, le piattaforme guadagnano anche sullo spread di acquisto e vendita delle azioni. Ad esempio, un investitore potrebbe voler acquistare un’azione con uno spread acquisto-vendita di 100-102 centesimi. Ciò significa che pagherà 102 centesimi per acquistare un’azione e ne riceverà 100 per venderla.
Alcune piattaforme possono offrire spread di acquisto-vendita più competitivi rispetto ad altre e le azioni meno negoziate, come quelle a bassa capitalizzazione, hanno in genere spread più ampi rispetto a quelle che fanno parte del FTSE MIB.