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I software per il mining di Bitcoin consentono di utilizzare l’hardware del computer per contribuire alla gestione della blockchain Bitcoin (BTC), in modo da guadagnare dei token in cambio.
La maggior parte dei software per il mining di Bitcoin è gratuita e funziona su tutti i principali sistemi operativi. L’hardware per il mining, che spesso viene chiamato mining rig, può essere semplice, come nel caso delle soluzioni di cloud computing, o più complesso, basato su sistemi altamente personalizzati e molto costosi.
Forbes Advisor ha analizzato il settore per stilare un elenco dei migliori software per il mining di Bitcoin.
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I cryptoasset sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni paesi dell’UE. Nessuna protezione dei consumatori. Potrebbero essere soggetti a imposte sugli utili.
Sviluppato nel 2011, CGMiner è stato uno tra i primi software per il mining di Bitcoin e oggi supporta anche il mining di altre criptovalute, come Dogecoin e Litecoin. Questa piattaforma open-source estremamente flessibile consente di scalare rapidamente le operazioni di mining, in quanto funziona su una varietà di hardware.
CGMiner ha un’interfaccia a riga di comando, anziché un’interfaccia grafica. Per questo motivo CGMiner è più difficile da utilizzare rispetto ad altre piattaforme di mining, ma rimane la scelta ideale per gli utenti esperti che utilizzano una serie di piattaforme e dispositivi diversi.
Con CGMiner è possibile gestire facilmente l’hardware di mining da remoto, tramite i comandi della tastiera, regolando le impostazioni dei dispositivi, ad esempio la velocità delle ventole per il raffreddamento.
CGMiner è compatibile con Windows, Mac o Linux e vari tipi di hardware per il mining, compresi i circuiti integrati specifici per le applicazioni (ASIC), i field-programmable gate array (FPGA) e i sistemi di elaborazione grafica (GPU). L’ultima versione, tuttavia, è solo per l’hardware ASIC.
Se intendi far crescere la tua attività di mining utilizzando un mix di hardware diversi, Awesome Miner può aiutarti a gestire le operazioni da un’unica piattaforma. Il software consente inoltre di monitorare le prestazioni del mining anche da remoto.
Awesome Miner consente di gestire più motori e tipi di hardware di mining dalla stessa interfaccia, da cui è anche possibile controllare i pool di mining.
Attraverso la dashboard puoi tenere traccia di dati quali il tasso di hash del mining, la velocità delle ventole, la temperatura dei dispositivi e i tuoi guadagni.
Awesome Miner è compatibile con Windows e Linux e offre anche una versione web basata su cloud disponibile tramite browser su qualsiasi dispositivo connesso a internet.
Se vuoi iniziare a fare mining di Bitcoin in breve tempo e non vuoi imparare a utilizzare un programma complicato, EasyMiner potrebbe rivelarsi la soluzione più adatta alle tue esigenze. Una volta configurato, il software avvierà il mining di criptovalute in automatico.
Si tratta inoltre di un software di Bitcoin mining incredibilmente sicuro in grado di proteggere da furti e occhi indiscreti l’attività di mining e i Bitcoin generati.
Appena configurato, EasyMiner inizia da subito le operazioni di mining di criptovalute. A fronte della sua grande facilità d’uso, lo svantaggio di questo software è quello di essere pensato principalmente per le capacità di mining delle unità di elaborazione centrale (CPU) e delle GPU meno potenti.
La dashboard di EasyMiner consente di visualizzare graficamente i flussi di lavoro del mining di criptovalute, semplificando il cambio di pool di mining, la modifica delle impostazioni di rete e la gestione dei crypto wallet.
Con EasyMiner non dovrai limitarti al Bitcoin, ma potrai anche dedicarti al mining di Litecoin e di altre criptovalute.
Al variare delle condizioni di mercato, cambia anche la scelta delle criptovalute più redditizie per il mining. Kryptex Miner, un’applicazione disponibile per Windows, remunera gli utenti in cambio dell’energia dei loro computer.
Gli utenti con PC per il gaming possono guadagnare intorno ai 100€ al mese, mentre quelli con hardware più costosi e potenti possono generare profitti più consistenti.
Il programma è progettato per funzionare in background e alternare automaticamente le apparecchiature a disposizione in modo da estrarre le monete che garantiscono i profitti più elevati. Kryptex Miner propone inoltre una “modalità lite” che consente di utilizzare il computer per altre attività, come la navigazione in internet o il gaming.
Il mining è retribuito in Bitcoin o attraverso altri metodi di pagamento, dai buoni regalo Amazon alle carte Visa e Mastercard denominate in valute fiat.
Attenzione, il pagamento è soggetto ad alcuni vincoli. Ad esempio, se scegli la remunerazione in Bitcoin, è prevista una commissione di 0,00005 BTC e il pagamento minimo è pari a 0,00025 BTC.
ECOS semplifica al massimo il mining di Bitcoin. Si tratta di un programma cloud-based che funziona online, quindi per utilizzarlo non è necessario acquistare apparecchiature per il mining di criptovalute. Al contrario, si paga in anticipo per affittare tramite un contratto l’hardware per il mining di Bitcoin e l’elettricità.
All’inizio del contratto, l’utente stabilisce una quotazione prevista per il Bitcoin entro un arco di tempo, la durata del contratto di mining e l’hashrate totale delle operazioni, in base a quanto desidera spendere. Il sito restituisce una stima del profitto, ma i risultati effettivi dipenderanno dalla quotazione di Bitcoin nel corso del processo di mining.
Chi sottoscrive un contratto di cloud mining, paga una somma di denaro per utilizzare le infrastrutture per il mining di ECOS. Anche se i margini di profitto a lungo termine potrebbero rivelarsi inferiori rispetto a quelli che si otterrebbero investendo in attrezzature proprie, ECOS rappresenta la soluzione più semplice per chi vuole avvicinarsi al mining di criptovalute.
Il mining di Bitcoin è il processo che consente di creare nuovi Bitcoin, basato su un meccanismo di consenso di tipo proof of work.
Come molte altre criptovalute, Bitcoin utilizza la tecnologia blockchain: si tratta di un registro distribuito che tiene traccia di tutte le transazioni eseguite in passato, creando un sistema decentralizzato che non è controllato da un’autorità centrale.
Per registrare le transazioni e memorizzarle sulla blockchain, i miner di Bitcoin usano i loro computer per risolvere complesse equazioni matematiche al fine di guadagnare il diritto di aggiungere nuovi blocchi alla blockchain.
Per trovare la soluzione di queste equazioni, nota come hash, è necessaria una potenza di calcolo sempre maggiore. I miner impiegano computer spesso chiamati mining rig, e in cambio del loro lavoro, ricevono una ricompensa: i Bitcoin appena creati.
Leggi anche: Cos’è il Proof of Stake e come funziona
Il mining di Bitcoin consiste nella risoluzione di enigmi crittografici sempre più complessi che confermano l’avvenuta transazione di un bitcoin.
Questi enigmi sono necessari in quanto non esiste un’autorità centrale che gestisce il registro condiviso delle transazioni in Bitcoin. Pertanto, non esistono individui o organizzazioni che possano determinare la legittimità delle singole transazioni. Al contrario, sono i gruppi di miner che, con l’aiuto della crittografia, devono raggiungere una posizione di consenso su ogni transazione affinché sia considerata legittima.
Vediamo come funziona: poniamo che Christian voglia trasferire 100 BTC ad Alex. La prima cosa che Christian dovrà fare è utilizzare una piattaforma o un servizio per avviare il trasferimento digitale. Poi avranno luogo le seguenti operazioni:
Naturalmente, non si tratta di un processo istantaneo. Occorrono circa 10 minuti per la conferma di ogni transazione.
Leggi anche: Come funziona il mining di Bitcoin?
Per fare mining di Bitcoin, occorre innanzitutto un software come quelli al centro del nostro confronto per risolvere operazioni matematiche.
I programmi richiedono un hardware potente che consenta di risolvere equazioni complesse. Ai tempi dell’avvento delle criptovalute, era possibile utilizzare le CPU in dotazione con i normali computer domestici.
Oggi invece i miner installano sistemi più potenti basati su GPU come hardware per il mining. Inoltre, si utilizzano sistemi autonomi basati su ASIC per il solo scopo di estrarre Bitcoin.
Per riuscire a eseguire con successo il mining di Bitcoin, è necessario investire cifre considerevoli sia nell’elettricità che nell’hardware. Le apparecchiature devono infatti essere in funzione 24 ore al giorno per poter guadagnare in Bitcoin più di quanto non si spenda in termini di risorse.
Un impianto con tre GPU consuma tanta energia quanto un condizionatore di media potenza. È inoltre necessario installare delle ventole per raffreddare i sistemi in modo che non si surriscaldino eccessivamente e non si guastino.
Se non vuoi acquistare personalmente la strumentazione, puoi prenderla in leasing e fare mining di Bitcoin attraverso un sistema cloud.
Un altro modo per unire le risorse è quello di partecipare a un pool di mining. In questo caso si condividono i propri sistemi con altri miner tramite un software. Se un componente del pool riesce a completare l’hash, allora il valore del Bitcoin viene ripartito tra i partecipanti. Questo meccanismo consente di incrementare le possibilità di risolvere un hash (un evento piuttosto raro).
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L’ammontare complessivo delle spese necessarie per il mining di Bitcoin potrebbe ridurre drasticamente i profitti ottenuti investendo il proprio tempo e le proprie risorse in questo processo.
“Le probabilità che l’attrezzatura per il mining di un utente possa risolvere l’algoritmo che consente l’aggiunta di un blocco sono infinitesimali. È paragonabile a una vincita alla lotteria. Per questo motivo, molte persone si uniscono ai pool di mining, che possono essere più redditizi”, spiega Wade Guenther, partner della società di asset management Wilshire Phoenix.
Tuttavia, chi riuscisse a risolvere l’equazione da sé, al momento riceverebbe 6,25 BTC, che ad agosto 2024 equivalgono a oltre 348.000€. Ad ogni modo, è improbabile che un singolo utente possa risolvere un enigma, nell’attuale contesto altamente competitivo del mining.
È ben più probabile che i puzzle vengano risolti da pool di miner e che i profitti vengano divisi tra tutti i partecipanti al pool. Per i singoli miner aderire ai pool può essere un’opzione redditizia, a patto che riesca a mantenere i costi delle attrezzature e dell’elettricità sufficientemente bassi.
Il mining è tanto interessante quanto rischioso. A chi decide di iniziare, non consiglio di investire tutto il proprio denaro in questa attività.
–Didar Bekbauov, fondatore e CEO di Xive, società di mining Bitcoin di gruppo
I principianti potrebbero prediligere i software basati su cloud che non richiedono apparecchiature per il mining e i programmi ideati per eseguire operazioni di mining di base su CPU e GPU.
In questo caso è meglio optare per software con limiti di prelievo ridotti, dal momento che potrebbe servire molto tempo per raccogliere una quantità di Bitcoin tale da rendere conveniente l’uso di un software di mining che preveda limiti elevati.
I miner più esperti, con sistemi più potenti, potrebbero invece preferire programmi personalizzabili che consentano di utilizzare un’ampia varietà di dispositivi per il mining e pool di mining, oltre che di personalizzare i propri sistemi di mining.
Al momento di scegliere una soluzione tecnologica per le nostre operazioni di mining, valutiamo tre aspetti: affidabilità, compatibilità e prestazioni. Individuiamo software compatibili con il nostro hardware per il mining e con le dimensioni delle nostre operazioni, quindi testiamo i prodotti confrontando le loro prestazioni per trovare le soluzioni più performanti.
–Taylor Monnig, vicepresidente senior della divisione mining di CleanSpark
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David è un giornalista finanziario specializzato nella divulgazione di temi legati agli investimenti, collaboratore della redazione Usa di Forbes Advisor. In particolare si occupa di pensioni integrative e assicurazioni. Prima di passare al giornalismo è stato consulente finanziario.
I miei articoli sono apparsi su TheStreet, Mansion Global, CNN, CNN Money, DNAInfo, Yahoo Finance, MSN Money e New York Daily News. Mi sono laureata alla London School of Economics e ho conseguito un master in giornalismo presso l'Università del Texas ad Austin. Potete seguirmi o scrivermi su Twitter sul mio profilo @farranpowell.