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Le obbligazioni (o bond) sono strumenti essenziali all’interno di un portafoglio d’investimento ben diversificato. Il loro ruolo è duplice: generare reddito e sostenere i rendimenti durante i periodi di ribasso dei mercati. Indipendentemente da dove ti trovi nel tuo percorso d’investimento, che tu abbia 20 o 70 anni, riservare una quota del portafoglio agli ETF obbligazionari è una strategia consigliabile nel lungo periodo, a meno che tu non sia preparato a gestire le perdite causate dagli inevitabili crolli del mercato azionario.
Il valore delle obbligazioni si muove in senso inverso rispetto ai cambiamenti dei tassi di interesse. Quando i tassi di interesse aumentano, il valore delle obbligazioni tende a diminuire, e viceversa. In Europa i tassi d’interesse stanno scendendo a un ritmo prudente e si prevede che continueranno a salire negli Stati Uniti. Per questo è importante concentrarsi su ETF obbligazionari con scadenze a breve termine (da uno a tre anni) o a medio termine (da due a dieci anni). Le obbligazioni a breve termine, infatti, sono meno esposte agli effetti negativi dell’aumento dei tassi di interesse.
Il rischio di durata deriva dalla sensibilità di un’obbligazione o di un ETF alle variazioni nei tassi di interesse. In finanza, la duration misura proprio le oscillazioni nel valore di un fondo in caso di una variazione dei tassi pari all’1%. Ad esempio, se un ETF obbligazionario ha una duration di tre anni, significa che, se i tassi di interesse registrassero un aumento dell’1%, il prezzo del fondo calerebbe di circa il 3%. Lo stesso discorso è applicabile a un eventuale calo dei tassi (-1%), con effetti inversi sul valore del fondo (+3%).
Di seguito puoi consultare la nostra classifica dei migliori ETF obbligazionari. Per offrire una gamma di soluzioni adatte a diversi investitori e portafogli, abbiamo scelto ETF obbligazionari attivi, passivi, societari, governativi e internazionali.
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ETF OBBLIGAZIONARIO | RAPPORTO DI SPESA |
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Pimco Active Bond ETF (BOND) | 0,56% |
Vanguard Intermediate-Term Treasury Index fund ETF (VGIT) | 0,04% |
Pimco Enhanced Short Maturity Active ESG ETF (EMNT) | 0,25% |
ProShares Investment Grade-Interest Rate Hedged ETF (IGHG) | 0,30% |
Vanguard Total International Bond ETF (BNDX) | 0,07% |
SPDR Portfolio Corporate Bond ETF (SPBO) | 0,03% |
SPDR® Portfolio High Yield Bond ETF (SPHY) | 0,05% |
SPDR® Portfolio Long Term Corporate Bond ETF (SPLB) | 0,04% |
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Il Pimco Active Bond Exchange-Traded Fund è un ETF a gestione attiva principalmente focalizzato sulla generazione di reddito. Nel 2017, questo fondo ha infatti cambiato rotta, abbandonando la strategia incentrata sul rendimento totale. Oggi, il fondo con ticker BOND si colloca tra i primi 20 fondi obbligazionari intermedi core-plus della sua categoria Morningstar in termini di rendimento da dividendi. Inoltre, il suo rendimento totale ha superato la media della sua categoria di riferimento sia quest’anno che negli ultimi 10 anni.
Il prospetto del fondo offre ai gestori la flessibilità di regolare la duration media tra i due e gli otto anni, in modo da cautelarsi da eventuali perdite in caso di aumento dei tassi d’interesse. Come anticipato, la duration è una misura della sensibilità del prezzo dei fondi ai tassi d’interesse: a una duration più bassa corrisponde una maggiore stabilità del prezzo di un fondo.
Circa il 75% delle partecipazioni in portafoglio ha un rating creditizio investment-grade e circa il 65% vanta un rating AAA. Inoltre, questo fondo è ben diversificato: la maggior parte del suo portafoglio è costituita da titoli di Stato, titoli legati agli Stati, titoli cartolarizzati e titoli societari con rating investment grade.
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L’ETF Vanguard Intermediate-Term Treasury Index Fund è un fondo statunitense interessante. Quando i tassi d’interesse scendono, i prezzi delle obbligazioni salgono. La Federal Reserve ha fornito importanti indicazioni sull’avvicinarsi del picco del ciclo dei tassi d’interesse del mercato USA. Di conseguenza, da questo fondo possiamo aspettarci sia rivalutazione del capitale sia redditi da interessi sostenuti nei prossimi anni.
I rialzi dei tassi della Fed hanno frenato la performance generale delle obbligazioni americane. Tuttavia, il rendimento totale di questo fondo con ticker VGIT ha superato la media della categoria Morningstar dei fondi obbligazionari governativi intermedi negli ultimi tre, cinque e dieci anni. Inoltre, i pagamenti distribuiti negli ultimi tempi dal fondo sono stati più elevati rispetto al suo rendimento storico a lungo termine, come dimostrato dal rendimento SEC. Questo indicatore riflette il tasso di reddito generato in un dato momento da un fondo, basato sui dividendi o sugli interessi attuali delle obbligazioni che possiede. Se il valore è alto significa che il fondo sta distribuendo agli investitori un reddito relativamente elevato rispetto al passato, in linea con i tassi di interesse attuali o con l’aumento dei rendimenti dei titoli sottostanti.
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L’ETF Pimco Enhanced Short Maturity Active ESG offre rendimenti elevati e un valore stabile. La stabilità deriva dalla duration media effettiva contenuta del fondo, pari a circa quattro mesi. Ciò significa che il prezzo delle azioni dovrebbe diminuire solamente dello 0,35% per ogni aumento dell’1% dei tassi d’interesse. Il fondo, inoltre, offre attualmente un rendimento discreto.
Ideale per la liquidità del tuo portafoglio, questo ETF obbligazionario ad alto rendimento e a breve termine promette un valore relativamente stabile. Gli oltre 200 titoli a reddito fisso del fondo con ticker EMNT hanno una scadenza media effettiva pari a 0,41 anni e la volatilità dei loro prezzi è trascurabile. Il fondo risulta una scelta vincente, inoltre, per la solidità del gestore, Pimco, un’eccellenza nella gestione attiva del reddito fisso.
Il rendimento SEC del fondo, superiore al 5%, indica rendimenti in crescita. Chi è attento alla componente etica dei propri investimenti apprezzerà anche gli elevati punteggi ESG del fondo. Circa l’80% del portafoglio ha un rating investment grade.
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L’ETF ProShares Investment Grade-Interest Rate Hedged mira a proteggere gli azionisti dal rischio di aumento dei tassi di interesse statunitensi. L’ETF vende allo scoperto i futures del Tesoro statunitense, con l’obiettivo di mantenere costante il prezzo a prescindere dalle variazioni dei tassi.
Il rapporto di spesa, pari allo 0,30%, è relativamente basso per un ETF a gestione attiva con performance eccezionali. I gestori di questo fondo con ticker IGHG, infatti, hanno sviluppato una strategia di estremo successo: quest’anno il fondo ha ottenuto un rendimento che supera di tre volte la media della categoria Morningstar dei fondi obbligazionari non tradizionali.
Inoltre, la sua attuale performance è superiore a quella dell’ultimo anno, degli ultimi tre e degli ultimi cinque. Anche il rendimento da dividendo è superiore a quello della sua categoria di riferimento.
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Desideri esporre il tuo portafoglio a una gamma più diversificata di obbligazioni internazionali? Il Vanguard Total International Bond ETF è tra i più accessibili strumenti di diversificazione del portafoglio a reddito fisso. Questo fondo detiene circa 7.000 obbligazioni governative, societarie e cartolarizzate di tutto il mondo.
Il portafoglio è composto prevalentemente da obbligazioni europee e giapponesi. La qualità media ponderata del credito corrisponde al rating A+. Con una volatilità modesta e una performance media annua superiore a quella della categoria Morningstar di riferimento negli ultimi 10 anni, questo fondo con ticker BNDX è un ETF obbligazionario internazionale molto valido.
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Difficile non apprezzare l’ETF SPDR Portfolio Corporate Bond. Il suo rapporto di spesa è irrisorio. Il suo rendimento è superiore a quello medio della categoria Morningstar delle obbligazioni societarie. Lo stesso vale per il rendimento totale medio annualizzato a 10 e a 5 anni.
Con oltre 4.000 obbligazioni, l’ETF obbligazionario con ticker SPBO è un prodotto ben diversificato. Il suo rating creditizio medio ponderato pari ad A indica che il portafoglio non ha titoli che rischiano di andare in default (o ne ha una quantità molto limitata). Questo fondo può interessare anche gli investitori che di solito acquistano obbligazioni singole.
Il portafoglio è composto quasi interamente da obbligazioni societarie, emesse perlopiù da società del settore industriale, finanziario e dei servizi di pubblica utilità. Anche il rendimento da dividendo è allettante.
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Sei alla ricerca di un buon flusso di reddito? Allora potresti considerare l’SPDR Portfolio High Yield Bond ETF. Senza dubbio è più volatile dei prodotti della categoria Morningstar cui appartiene, ma è un dato che riflette il suo rating medio ponderato inferiore all’investment grade (B+). La qualità del credito dei junk bond in portafoglio espone il fondo a possibili rischi in caso di crisi economiche in America e conseguenti danni ai bilanci delle principali società.
Tuttavia, il portafoglio è ben diversificato e conta quasi 2.000 obbligazioni. La duration media effettiva del fondo, pari a circa 3,5 anni, comporta un rischio connesso ai tassi d’interesse modesto. Se i tassi d’interesse dovessero aumentare dell’1% nel corso del prossimo anno, il prezzo delle azioni del fondo obbligazionario con ticker SPHY dovrebbe diminuire del 3,5%.
È rassicurante notare come il rendimento totale di SPHY abbia superato i valori medi della categoria di fondi obbligazionari a lungo termine Morningstar nell’ultimo anno e negli ultimi tre, cinque e dieci, nonostante il portafoglio a basso rating creditizio. Inoltre, il rendimento SEC, ora superiore al 9%, dimostra che il suo rendimento da dividendi è in crescita. Si tratta di un fondo per investitori interessati al flusso di cassa e in grado di sopportare gli alti e bassi connessi all’investire in obbligazioni di qualità inferiore.
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Il capolinea degli aumenti dei tassi di interesse statunitensi da parte della Fed dovrebbe essere prossimo, per questo vale la pena prendere in considerazione la l’ETF SPDR Portfolio Long Term Corporate Bond. La scadenza media dei titoli, infatti, è di circa 23 anni, con una duration media ponderata di circa 13 anni. Se i tassi di interesse della FED scendessero dell’1%, quindi, gli azionisti potrebbero aspettarsi un aumento di valore del 13% circa.
Questo ETF obbligazionario con ticker SPLB offre anche un generoso rendimento da dividendo. Inoltre, il rendimento totale medio annuo del fondo a 10 anni è di gran lunga superiore a quello della media dei fondi obbligazionari a lungo termine di Morningstar. Infine, con un rating medio ponderato corrispondente ad A-, il rischio di insolvenza del portafoglio risulta relativamente basso.
L’obiettivo di questa guida Forbes Advisor è proporre una selezione di ETF obbligazionari adatti all’attuale contesto economico, con commissioni di gestione ragionevoli. Abbiamo scelto fondi con buone prestazioni e gestiti da società affidabili. La lista comprende una gamma di ETF obbligazionari in grado di rappresentare diversi segmenti del vasto mercato delle obbligazioni.
Il processo di selezione è partito da un gruppo di 237 ETF obbligazionari statunitensi classificati tra i migliori da Morningstar. Sono stati esclusi i fondi con punteggi Morningstar neutrali o inferiori e quelli con commissioni di gestione superiori allo 0,60%. Successivamente, i fondi rimanenti sono stati ordinati in base ai rendimenti ottenuti.
Per garantire una buona diversificazione, abbiamo incluso fondi a gestione sia attiva sia passiva, che investono in obbligazioni societarie, governative, municipali e internazionali. La selezione si concentra principalmente su ETF a breve e medio termine, per limitare l’esposizione al rischio dei tassi di interesse statunitensi e globali, ma è stato incluso anche un fondo a lungo termine per offrire maggiore diversificazione.
La classifica finale presenta una varietà di ETF obbligazionari in grado di offrire rendimenti interessanti rispetto al rischio, sia oggi che per il futuro.
Un exchange-traded fund (ETF) è uno strumento finanziario che unisce i vantaggi delle azioni a quelli dei fondi comuni. Da un lato, è scambiato in borsa (in inglese “exchange-traded”) proprio come le azioni e consente, quindi, agli investitori di acquistare e vendere le proprie quote durante l’orario di mercato. Dall’altro, si tratta di un fondo e, per questo, offre una diversificazione simile a quella dei fondi comuni, esponendo l’investitore a una vasta gamma di asset.
Un ETF obbligazionario è un ETF che investe esclusivamente in titoli a reddito fisso, come le obbligazioni. Consente di ottenere un reddito generato da un ampio insieme di obbligazioni, godendo al contempo della possibilità di ammortizzare il livello di rischio grazie alla diversificazione tipica degli ETF.
Questa diversificazione deriva dal fatto che un ETF obbligazionario investe in una varietà di obbligazioni di molte tipologie. Un ETF obbligazionario può includere, ad esempio, obbligazioni governative nazionali, statunitensi (Treasuries) e internazionali, oppure obbligazioni societarie, ognuna con profili di rischio e rendimento diversi. Inoltre, la diversificazione può essere giocata anche su altri aspetti, come la durata delle obbligazioni (a breve, medio o lungo termine) e il loro rating creditizio. Nello stesso ETF possono infatti trovarsi obbligazioni ad alto rendimento (high-yield) insieme a obbligazioni con rendimenti inferiori, ma più sicure.
Infine, alcuni ETF obbligazionari sono gestiti attivamente, ovvero i gestori selezionano attivamente le obbligazioni in cui investire, mentre altri sono gestiti passivamente, ossia replicano uno specifico indice.
Un ETF è progettato per seguire il più fedelmente possibile l’andamento di un indice o di un insieme di asset, come un paniere di obbligazioni. La società che gestisce l’ETF acquista questi asset (in questo caso un gruppo di obbligazioni) per comporre il fondo. Poi, la stessa società emette azioni del fondo e le vende agli investitori. Queste azioni rispecchiano il valore complessivo del fondo e possono essere scambiate in borsa come fossero singole obbligazioni, azioni o fondi comuni.
Quando investi in un ETF, compri delle quote del fondo, ma non possiedi direttamente gli asset sottostanti, ovvero, in questo caso, le obbligazioni stesse. Gli asset rimangono di proprietà del gestore dell’ETF. Questa società regola costantemente il numero di quote in circolazione, ovvero quelle detenute dagli investitori, per far sì che il prezzo delle azioni del fondo rispecchi il più possibile il valore degli asset sottostanti o dell’indice che l’ETF replica.
Quando si parla di investimenti in obbligazioni, è fondamentale capire che, con l’aumento dei tassi di interesse, il valore di mercato di un’obbligazione tende a diminuire. Questo avviene perché le nuove obbligazioni vengono emesse con tassi più alti, rendendo meno attraenti quelle già emesse con tassi più bassi.
La sensibilità di un’obbligazione ai cambiamenti dei tassi di interesse dipende da un valore detto duration. Le obbligazioni con duration breve, come quelle a scadenza breve o intermedia, sono meno sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse rispetto a quelle a lunga durata. Il loro prezzo, quindi, è più stabile quando i tassi sono in aumento.
La duration, ad ogni modo, non va confusa con la scadenza (o maturity). La scadenza si riferisce alla data in cui il capitale dell’obbligazione viene restituito insieme agli interessi. La duration, invece, non è traducibile con durata, bensì è un valore che misura la sensibilità del prezzo dell’obbligazione o di un ETF obbligazionario ai cambiamenti dei tassi di interesse. Indica precisamente la percentuale di variazione attesa nel prezzo per ogni aumento dell’1% dei tassi di interesse.
Ad esempio, se in un rapporto di investimento leggi che un’obbligazione o un ETF obbligazionario hanno una duration (solitamente per i fondi sarà utilizzato il termine “duration media effettiva”) di 3,5 anni, il dato indica che, nel caso in cui i tassi di interesse aumentino dell’1%, ci si potrà aspettare una diminuzione del 3,5% del valore dell’obbligazione o dell’ETF (o un aumento di pari entità nell’eventualità in cui i tassi scendano dell’1%).
Leggi anche: Come investire in obbligazioni?
Come anticipato, quando i tassi di interesse aumentano, il valore di mercato delle obbligazioni già emesse diminuisce. Perché? Il motivo è che le nuove obbligazioni vengono emesse con tassi più alti per attirare gli investitori, mentre alle obbligazioni già esistenti rimangono applicati i tassi precedenti, quelli più bassi, quindi i loro rendimenti non aumenteranno. Risulteranno più elevati solo quelli delle obbligazioni emesse alle nuove condizioni di mercato.
Per te come investitore, questo cosa comporta? L’ideale sarebbe evitare di tenere in portafoglio obbligazioni più vecchie, con rendimenti inferiori rispetto a quelle appena emesse. Se hai obbligazioni più vecchie con tassi più bassi, il loro valore di mercato sarà meno interessante quando i tassi sono in crescita, perché non in grado di competere con le nuove emissioni.
È qui che entrano in gioco le obbligazioni a breve termine. Perché sono più vantaggiose in queste condizioni? Le obbligazioni a breve termine hanno scadenze non lontane nel tempo, quindi il tuo capitale viene restituito in breve tempo (insieme agli interessi) e puoi reinvestirlo in nuove obbligazioni che offrono tassi migliori. In caso di aumento dei tassi, quindi, sei penalizzato meno con le obbligazioni a breve termine perché recuperi il capitale rapidamente e puoi approfittare dei nuovi rendimenti.
Lo stesso vale per gli ETF obbligazionari a breve termine: detengono obbligazioni con scadenze vicine, il che significa che il loro valore tende a oscillare meno rispetto agli ETF a lungo termine quando i tassi aumentano. Di conseguenza, questi ETF sono meno volatili e più stabili in contesti di crescita dei tassi.
Infine, potrebbe sorprenderti sapere che in passato, durante periodi di aumento dei tassi, il rendimento totale delle obbligazioni è stato comunque positivo. Chi investe in ETF obbligazionari, quindi, dovrebbe concentrarsi sul flusso di cassa, in attesa che i prezzi delle obbligazioni si stabilizzino.
Gli ETF obbligazionari sono generalmente considerati sicuri, ma come tutti gli investimenti, possono avere performance altalenanti. Le obbligazioni tendono ad ogni modo a essere meno volatili delle azioni e spesso vanno meglio durante i periodi di crisi economica. Questo vale anche per gli ETF obbligazionari, che replicano panieri di obbligazioni e offrono una buona diversificazione.
Tuttavia, esistono dei rischi specifici legati all’investire in obbligazioni e ETF obbligazionari:
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Gli ETF obbligazionari sono fondi a gestione passiva che investono in una o più obbligazioni, ad esempio titoli di Stato o obbligazioni corporate, allo scopo di replicarne i rendimenti.
Al contrario delle singole obbligazioni, gli ETF obbligazionari non hanno una data di scadenza e possono essere negoziati quotidianamente.
Un ETF obbligazionario consiste in un portafoglio di titoli che replicano la performance di asset sottostanti. Gli ETF di questo genere sono strutturati in base a strategie che limitano il rischio di incorrere in perdite e riducono al minimo la volatilità complessiva del prodotto.
Barbara A. Friedberg è ex gestore di portafoglio e docente di investimenti all'università. Collabora con US News and World Report, GoBanking Rates, Investopedia, MSN Money, Investor’s Business Daily e altri. Ha un blog di investimenti e finanza personale, barbarafriedbergpersonalfinance.com. È autrice di “Personal Finance: An Encyclopedia of Modern Money Management”, manuale di alfabetizzazione finanziaria.
Benedetta è una copywriter, traduttrice ed esperta di comunicazione. Ha lavorato in redazioni, agenzie, uffici stampa e nella gestione di eventi musicali. Bilingue in italiano e inglese, si occupa di rendere il mondo un po' più piccolo e accessibile, e usa le sue competenze per semplificare argomenti complessi, in questo caso la finanza personale.