L’assicurazione vita sul mutuo è obbligatoria?
No, è facoltativa. In Italia l’unica assicurazione sul mutuo obbligatoria è la polizza incendio e scoppio. Tuttavia, alcune banche possono subordinare l’erogazione del mutuo alla sottoscrizione di una polizza vita. In ogni caso, il cliente resta libero di accettare l’assicurazione proposta dalla banca o di sottoscriverne altra analoga.
Cosa succede se muore un cointestatario del mutuo?
In caso di decesso di un cointestatario del mutuo, se quest’ultimo aveva stipulato una polizza vita sul finanziamento, la compagnia erogherà il risarcimento nei confronti degli eredi o di altri beneficiari contemplati nel contratto di assicurazione, tra cui, se indicato, l’altro cointestatario. Sotto il profilo della responsabilità finanziaria, quando decede un cointestatario del mutuo, il saldo residuo resta a carico dell’altro cointestatario. Per questo motivo è importante che almeno uno dei due sia coperto da polizza viva e che nomini l’altro fra i beneficiari dell’assicurazione.
Quanti possono essere i beneficiari di una polizza vita?
Non esiste un limite specifico al numero di beneficiari. Si può indicare una sola persona o più di una, attribuendo a ciascuno una percentuale – o quota – dell’importo assicurato. Beneficiario di una polizza vita può essere una persona fisica o giuridica: nulla vieta, dunque, di designare un ente o un’istituzione, salvo limiti specifici previsti dai singoli contratti assicurativo.
Come sono detraibili le polizze vita?
In Italia, la Legge 448/2001 consente di ottenere vantaggi fiscali per chi stipula una polizza vita a copertura del mutuo. Nel dettaglio, l’assicurazione sulla vita è detraibile dalle tasse. L’importo massimo detraibile è pari al 19% dei premi versati nell’anno fiscale di riferimento, anche se il contratto è stato stipulato con una compagnia estera. In base a quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate, si possono detrarre dall’Irpef le spese sostenute per le polizze assicurative che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5%, da qualsiasi causa derivante, o di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. L’importo complessivamente detraibile è pari a:
- 530 euro per le assicurazioni che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente;
- 1.291,14 euro (al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente) per quelle che coprono il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
La detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. Se si supera questo limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo di 240.000 euro. È possibile beneficiare della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi. Potrebbe interessarti: 730 precompilato, cosa si può scaricare nel 2023.
Cosa copre l'assicurazione di un mutuo?
L’assicurazione incendio e scoppio copre gli omonimi rischi, ovvero i danni causati da incendio o esplosioni nell’immobile oggetto del mutuo. Si tratta di una polizza a tutela del valore della proprietà, che può includere o meno altre garanzie in base a quanto previsto dalla compagnia di riferimento. L’assicurazione vita sul mutuo, invece, copre il rischio di decesso, l’invalidità totale permanente e la perdita dell’impiego. Non sempre queste garanzie sono incluse nella stessa offerta assicurativa: talvolta il contratto prevede la sola copertura decesso o la combinazione delle coperture decesso e invalidità permanente.